”Planet or Plastic”, National Geographic ha mostrato come la plastica è prodotta e come rallentare le ripercussioni che questo materiale ha sul nostro Pianeta.
”Planet or Plastic”, National Geographic è stata a Bologna fino al 22 settembre, 2020 l’esposizione che ha proposto un percorso articolato con oltre quarantina foto e video-installazioni. Tutte volte a provocare una riflessione sul materiale che è diventato ormai sinonimo di degrado e distruzione del pianeta. La meraviglia della natura è in costante minaccia e artisti dell’immagine come la Kunt possono dimostrarcelo.

National Geographic e Genus Bononiae, Musei nella Città, hanno organizzato la mostra in otto i grandi temi, dalla quantità di plastica prodotta nel mondo all’impatto sull’ambiente e sulla catena alimentare, dal riuso all’educazione individuale e collettiva.

6.3 miliardi di tonellate di plastica sono diventati rifiuti. Finiscono in mare:
- mettendo in pericolo la vita degli animali marini,
- accumulandosi in grandi isole galleggianti,
- e con il tempo rompendosi in pezzi sempre più piccoli che vengono ingeriti da pesci, cetacei, uccelli.
Mandy Barker il fotografo per la sostenibilità.
Fotografie dei grandi reporter di National Geographic e dell’originale lavoro artistico di Mandy Barker, che ha scelto di raccogliere rifiuti di plastica da tutto il mondo realizzando un progetto fotografico di eccezionale valore estetico e al tempo stesso di grande impatto emotivo.

Planet or Plastic? National Geographic, è stata curata da Marco Cattaneo, direttore di National Geographic. Informazioni al telefono +39 051 19936343 a col sito www.genusbononiae.it.
Marco Cattaneo, dalla fisica al Pianeta.
È il curatore della mostra Planet or Plastic? National Geographic, direttore dal 2010. Nato a Milano nel 1963 e laureato in Fisica, è entrato nella redazione di Le Scienze nel 1991.
Ha ricevuto il Premio Voltolino per la divulgazione scientifica (2001) e il Grand Prix dell’Associazione Francese Scrittori di Viaggio (2008). È coautore dell’opera in tre volumi Il Patrimonio mondiale dell’Unesco (White Star, 2002-2004; 2012) e di Le città del mondo (White Star, 2005).
Agisci con tutti i tuoi mezzi!

È tempo di cambiare, dall’approccio alla realizzazione. Vedi come e agisci ORA anche tu! Siamo tutti a rischio, e anche noi di I Love This Planet puntiamo il problema mettendolo in allerta tutti!
Nel percorso della mostra è presente Iceberg, l’installazione di Francesca Pasquali, per rivalutare oggetti d’uso comune quali semplici cannucce di plastica per farne delle vere e proprie opere d’arte.
Le cannucce si trasformano in presenze plastiche vibranti affondate in un mare riflettente che cattura la nostra stessa immagine e ci rende compartecipanti dell’opera stessa
Ilaria Bignotti

Completa il percorso la proiezione del documentario di National Geographic ”Punto di non ritorno” del regista premio Oscar Fisher Stevens e dell’attore premio Oscar e Messaggero della Pace per conto dell’ONU Leonardo Di Caprio: un affascinante resoconto sui drammatici mutamenti che si verificano oggi in tutto il mondo a causa dei cambiamenti climatici.

Fonti
National Geographic Official Site: http://bit.ly/NatGeoOfficialSite
Facebook http://bit.ly/FBNatGeo
Twitter http://bit.ly/NatGeoTwitter
Instagram http://bit.ly/NatGeoInsta
Plastics 101 | National Geographic https://youtu.be/ggh0Ptk3VGE
National Geographic https://www.youtube.com/natgeo
Genus Bononiae. Musei nella Città
https://genusbononiae.it/mostre/planet-or-plastic/